I disturbi dell’alimentazione
Sono alterazioni patologiche nel modo di alimentarsi e di nutrirsi e tutti quei comportamenti finalizzati al controllo del peso corporeo, che danneggiano in modo significativo la salute fisica o il funzionamento psicologico; tali disturbi non derivano da altre patologie di tipo fisico o di tipo psichiatrico. Tra i disturbi dell’alimentazione il più diffuso è l’anoressia, di cui i sintomi principali sono:
- rifiuto di mantenere il peso corporeo adeguato al peso e all’altezza;
- intensa paura di diventare grassi anche quando si è sottopeso;
- presenza di amenorrea, ovvero assenza di almeno di tre cicli mestruali consecutivi.
L’anoressia è caratterizzata da una sostenuta e determinata ricerca di magrezza e perdita di peso, che è vissuta come un successo e non come un problema anche quando raggiunge livelli pericolosi per la salute. L’esordio avviene quasi sempre dopo una dieta con lo scopo di perdere qualche chilo di troppo. Nelle fasi iniziali, la persona prova una sensazione di euforia per il raggiungimento dell’obiettivo del dimagramento. La persona, col proseguire del dimagramento, continua a percepirsi “eccessivamente grassa” soprattutto in alcune zone corporee, come addome, cosce e glutei. Per questo motivo, mette in atto una serie di comportamenti finalizzati alla riduzione del peso e delle forme corporee, tra qui generalmente si riscontrano: digiuni prolungati, vomito autoindotto, uso improprio di lassativi o diuretici, attività fisica eccessiva.
L’anoressica ha un’alimentazione rigidamente limitata a poche categorie di cibi, principalmente verdure scondite, pesce e riso in bianco; controlla scrupolosamente ciò che mangia, calcolando per ogni cibo le calorie presenti. Il calcolo delle calorie da ingerire viene spesso abbinato agli esercizi fisici che l’anoressica effettua nel suo programma settimanale per controllare il peso. Citazione di un soggetto anoressica: “Qualsiasi cosa mi metto mi starà male perche sono ingrassata”.
Le ragazze che soffrono di questo disturbo, inoltre, presentano generalmente un elevato isolamento sociale, in quanto tendono ad evitare qualsiasi situazione in cui devono mangiare davanti ad altre persone, ad esempio cene con gli amici, feste, al contrario sono molto interessate allo studio e, naturalmente, all’attività fisica. Si possono presentare anche problemi sul lavoro e a scuola a causa della difficoltà di concentrazione, e in molti casi liti in famiglia. Tutto ciò può incidere pesantemente sulla valutazione che la persona fa di sé e sentire di avere perso sicurezza in se stessa.
Spesso l’anoressica presenta sintomi depressivi, quali tristezza, disperazione, senso di colpa, irritabilità, con conseguenze in diversi ambiti della vita. Spesso è presente un calo del desiderio sessuale che può influenzare i legami affettivi.
Nella diagnosi è necessario escludere la presenza di altre patologie organiche; infatti, la perdita di peso può essere un sintomo riscontrabile anche in malattie gastroenteriche, neoplasie cerebrali, tumori occulti, AIDS.