Cos'è l'ansia

L'ansia è una delle emozioni di base dell’essere umano, gli permette di attivarsi e di affrontare tutte le situazioni percepite come pericolose. L'ansia si manifesta, tramite:risposte cognitive quali preoccupazioni, pensieri di pericolo; sintomi fisici, quali l’aumento del battito cardiaco, della frequenza della respirazione, vertigini, sudorazione o mani fredde;comportamenti, quali tendenza ad esplorare l'ambiente, a cercare rassicurazioni,vie di fuga. Tali fenomeni dipendono dal fatto che l'individuo trovandosi in una situazione percepita come pericolosa, ha bisogno della massima energia per affrontarla e garantirsi la sopravvivenza.ansiaE’ importante distinguere l’ansia dalla paura; anche se spesso vengono utilizzati come sinonimi, non si posso utilizzare scambievolmente. La paura è innescata da uno stimolo specifico e termina quando quello stimolo scompare, pertanto è uno stato transitorio dell’individuo in presenza situazioni stimolo definite, ad esempio se mentre camminiamo per strada ci appare improvvisamente davanti un’individuo con un coltello in mano, si innescherà la paura ma se scompare alla nostra vista la paura terminerà. Invece, l’ansia è uno stato emozionale multidimensionale, che innesca nell’individuo una serie di risposte in assenza della situazione stimolo-specifica.
Invece, siamo di fronte ad un disturbo d'ansia quando l'ansia è eccessiva, irragionevole, ed è di tale intensità da rendere la persona incapace di svolgere la routine giornaliera.Il soggetto con disturbo d'ansia si percepisce vulnerabile e non in grado di affrontare le situazioni di vita quotidiana su cui non ha controllo o il cui controllo è insufficiente a dargli sicurezza ( Sanavio).

Attacco di Panico

Gli attacchi di panico sono periodi circoscritti, di intensa paura e terrore, che insorgono improvvisamente, spesso associati alla sensazione di morire. I sintomi più comunemente avvertiti sono: dispnea, sensazione di soffocamento, tachicardia, dolore al petto.
Citazione di un paziente sul panico: “Mi sono svegliato improvvisamente di notte in uno stato di profonda agitazione ed ho cominciato a sudare; sentivo il cuore battere all’impazzata, quasi che volesse scoppiare; mi mancava il respiro ed ero sicuro che sarei morto. E’ stato terribile. E’ stato terribile provare nuovamente quella sensazione che avevo sperimentato da ragazzo”.

Agorafobia

Se etimologicamente indica la paura degli spazi aperti rifacendosi alla traduzione del termine agorà, che è il luogo del mercato della Grecia Antica, in realtà ha poco a che fare con esso. Per Agorafobia si intende quell’insieme di paure che si manifestano quando l’individuo si trova in luoghi affollati come supermercati, centri commerciali, cinema, autobus, vie del centro; ed è la paura di rimanere intrappolato in questi luoghi, e di non potere fuggire facilmente a causa di una coda di persone o di un ingorgo.

Fobia

E’ costituta da una paura marcata, persistente e irragionevole per uno stimolo preciso e ben definito. Si parla di fobia se il soggetto che la vive è consapevole che la sua paura è irragionevole ma non può fare niente per controllarla e se tale oggetto o situazione che provoca paura, produce una tensione tale, da creare disturbi emotivi e compromettere la vita sociale e lavorativa.

Fobia sociale

Si parla di fobia sociale se la paura si manifesta esclusivamente per le situazioni sociali. Il soggetto con fobia sociale teme di apparire ridicolo, di dire cose sciocche; se interpellato può avvertire rossore; può provare disagio spropositato ad una festa; può avere difficoltà ad entrare in una stanza dove ci sono altre persone sedute. Si tratta di una rinuncia ad attività sociali desiderate, ma rese intollerabili dalla presenza di ansia troppo elevata.

Disturbo ossessivo-compulsivo

Il disturbo ossessivo-compulsivo è caratterizzato da pensieri e immagini mentali che il soggetto giudica inaccettabili e insensati, e che tenta di allontanare in vari modi dalla propria mente, senza successo. <<LEGGI DI PIU'>>

Ipocondria

Caratteristica dell’ipocondria è la convinzione di avere una grave patologia fisica basandosi sull’interpretazione errata di sintomi fisici da parte del soggetto. Tale preoccupazione deve causare un disagio significativo ed alterazioni del funzionamento sociale e lavorativo. Il soggetto ipocondriaco, convinto di avere una grave malattia, si sottopone a continue visite specialistiche e
può rifiutarsi di svolgere normali attività quotidiane, come andare a lavorare, cenare con i familiari.